-Come sono nati i Necandi Homines?
Siamo nati nel 2007 con l’idea di fare Black Metal classico stile Mayem ,Darkthrone , dopo abbiamo puntato sul black death ma non ci siamo riusciti, per tanti anni siamo stati fermi, si può dire che nel 2009 eravamo attivi, abbiamo avuto tanti problemi e cambiamenti con la line up : cantanti batteristi ecc… , gli unici rimasti fin dall’inizio siamo in pratica io e Marta, siamo nati come tanti altri gruppi.
-Quando è entrato Daniel nel gruppo?
Con il nostro Daniel abbiamo trovato la formazione stabile perfetta secondo me, lui è entrato nel novembre 2012 e abbiamo fatto il primo concerto al bar Gioia, a Gennaio era quasi un mese che eravamo insieme, è stata una cosa un po’ particolare perché abbiamo dovuto riadattare un po’ le canzoni perché il cantante vecchio era più sul death; e quindi questa formula nuova è un po’ più moderna, facciamo un doom black metal molto tendente al post black inoltre avendo tante influenze dato che ognuno di noi ascolta generi diversi ne esce un genere che non riusciamo neanche noi a descrivere : dal black metal al drone al biking al post. Noi l’ultimo anno abbiamo cercato di puntare sul black doom ma ne è uscito un miscuglio di cose che stiamo improvvisando adesso.
-Quindi grazie alle band che vi influenzano nasce questo vostro sound particolare.
Noi più che altro abbiamo creato un concept che si basa sulle teorie del vuoto , buio, nichilismo, misantropia, tutta quella gamma di vastissimi concetti che potrebbero spiegare concettualmente il nostro sound. Nei nostri testi trattiamo soprattutto dell’aspetto intangibile del reale, di quello che c’è dopo la morte ma mai in senso religioso, ma come uno stato dell’essere che abbandona quello fisico per poi andare oltre; quindi un sound spirituale ma da non collegare con la religione. Quindi le tematiche delle nostre canzoni sono sempre centrate sul concetto della trasformazione, dello stato dell’essere che cambia.
-Come nascono le vostre canzoni?
Nascono in maniera totalmente casuale , nonostante abbiamo assimilato molto, ma quando siamo in sala prove sono gli ultimi 10 minuti quelli più fruttuosi in cui iniziamo ad improvvisare e buttiamo le basi, ogni nostra canzone è diversa dall’altra ma sempre con un filo conduttore che le distingue e questa è la nostra particolarità. Nel nostro gruppo non esistono leaders , Maicol e Marco avendo creato la band sono quelli che stabiliscono le coordinate poi per il resto decidiamo tutto insieme.
-Che cosa avete in mente per il futuro?
Abbiamo qualche registrazione in cantiere ma il full-lenght è lontano, al massimo un EP. Avevamo intenzione di fare uno split con l’altro progetto personale di Daniel che si chiama Abbazia , ci sarà un evento che si chiama Meet Your Doom festival dove tutte le band che hanno a che fare col Doom si riuniscono per fare un concerto e tra questi gli Abbazia con Necandi Homines e Voido che sono i nostri grandi amici parteciperanno ad un unico concerto.