Cart

Wednesday, 27 November 2024

GOBLIN LEGACY (pics and review) @ Magazzino sul Po 24/11/2024 [ITA]

invernale a Torino mi presento con un netto anticipo al locale Magazzino sul Po ai Murazzi. Era la mia prima volta che assistevo ad un concerto in questa location torinese e devo ammettere che è stata perfetta per lo spettacolo proposto dai Goblin Legacy.
L’evento è stato organizzato in collaborazione con la rassegna Fuori Campo 2024 e i Goblin Legacy, uno dei progetti più significativi della storia musicale italiana, con la nuova formazione capitanata da Maurizio Guarini alle tastiere e Walter Martino alla batteria membri storici e co-fondatori dei Goblin nel lontano 1975 e autori delle colonne sonore di alcuni dei più grandi classici dell’horror italiano e internazionale, hanno proposto un ricco revival dei loro successi discografici. Insieme a loro sul palco sono saliti Giacomo Anselmi alla chitarra (già membro dei Goblin Rebirth) e Roberto Fasciani al basso (attualmente con Fabio Frizzi e docente in diverse scuole di musica).
I Goblin sono stati il gruppo rock progressive italiano, noto per la realizzazione di colonne sonore e in particolar modo per la loro collaborazione a diversi film di Dario Argento.
La band è nata da un’idea di Claudio Simonetti e Massimo Morante nel 1973. Claudio Simonetti e Massimo Morante registrano alcune demo nello studio di Simonetti all'EUR e nello stesso anno, assieme all'amico produttore Giancarlo Sorbello, partono per Londra dove contattano il produttore Eddie Offord, già famoso per aver registrato molti degli album degli Yes, Gentle Giant ed Emerson, Lake & Palmer, il quale, dopo aver ascoltato le loro demo, accetta di produrre il loro album.
Dopo aver ascoltato le loro musiche Dario Argento decide di far registrare a loro la colonna sonora di “Profondo rosso” che secondo il progetto iniziale avrebbero dovuto arrangiare ed eseguire le musiche del famoso jazzista Giorgio Gaslini, che già aveva iniziato a lavorare sul film con l'orchestra. Dopo alcune discussioni con Argento, Gaslini lascia il film e Dario chiede ai ragazzi di completare il lavoro componendo i brani principali mancanti. Con Walter Martino alla batteria (al posto di Carlo Bordini), il gruppo cambia nome da Cherry Five in Goblin, passando completamente a solo brani strumentali e inizia a registrare la colonna sonora del film componendo i brani principali: “Profondo Rosso”, “Death Dies” e “Mad Puppet”. Nel 1975 i Goblin ottengono con questa colonna sonora il Disco d'Oro vendendo, nel solo primo anno di uscita, un milione di copie e rimanendo per cinquantadue settimane, di cui sedici al primo posto, nelle classifiche di vendita dei 45 giri e dei Long Playing.
Durante l’attesa che la band iniziasse a suonare, ho volutamente dato un'occhiata ai fan presenti, ricordo che la serata è stata un tutto esaurito da giorni ed ho notato che era un pubblico piuttosto eterogeneo, che comprendeva di tutto, dai metallari irriducibili a chi di conosce i Goblin solo per le loro colonne sonore ed ho iniziato a pensare a quanto fosse bello che i gusti musicali di tutte queste persone diverse si sono sovrapposte alla musica dei Goblin. Non solo questo, è stato anche sorprendente vedere il range di età tra il pubblico presente, dai giovani ai cinquantenni/sessantenni, veramente una soddisfazione.
Inizio di concerto puntuale alle 21:30 ed ecco un primo tuffo nel passato: il gruppo esegue subito "Mad Puppet" e a seguire “Deep Shadow” tratte dal film thriller del 1975 di Dario Argento Profondo Rosso”.
Seguono poi i numerosi classici tratti dalle varie pellicole horror/thriller: “Zombi”, “Tenebre”, “Non ho sonno”, “Suspiria” per citarne qualche brano. Ovviamente non poteva mancare “Profondo Rosso” Il brano memorabile, con la sua linea di basso ipnotica e ostinata, che viene eseguita piacevolmente sul palco, vicino alla registrazione originale ma con un tocco di stile dal vivo in più, in particolare dall'intro di basso di Roberto Fasciani.
I membri della band hanno suonato per quasi due ore con una fluidità incredibile e i brani scelti in scaletta sono stati mixati in modo eccellente, con ben poche presentazioni delle canzoni. I brani presentati sono stati eseguiti con uno schermo sullo sfondo che mostrava spezzoni dei film relazionati al brano. È stata una mossa grandiosa, un modo per attrarre davvero la fetta di fan presenti, principalmente per la loro familiarità con le colonne sonore dei film.
Il concerto di Torino ha mostrato il gruppo in ottima forma a cinque decenni dopo il suo debutto. I veterani delle colonne sonore piene di suspense hanno offerto una scaletta varia di note musiche da film e oscure tracce di album, tutte accolte calorosamente dal pubblico estatico. Gli elaborati paesaggi sonori strumentali (composti da intricate texture di tastiera, assoli di chitarra selvaggi, ritmi di batteria sincopati e linee di basso melodiche) sono stati resi non solo con abilità virtuosa, ma anche con entusiasmo energico. La musica sembrava fresca come il giorno in cui è stata composta, non come qualcosa di riproposto per l’occasione

Wednesday, 27 November 2024

Interview

Publish the Menu module to "offcanvas" position. Here you can publish other modules as well.
Learn More.