edizione dell’Hard n’ Ground Night con la presenza di ben cinque band.
Per questa prima edizione hanno suonato gli Elvenking, gli Hell in the Club, gli Eregion, le Rougenoir e Gloriaan.
Headliner della manifestazione sono stati gli Elvenking che, con 12 album all’attivo e innumerevoli presenze nei principali festival europei, nonché da poco reduci da un tour in USA come special guest degli Alestorm, sono tornati a mettere a ferro e fuoco il palco del Legend Club. Ricordo che gli Elvenking saranno presenti anche al PaganFest il 28 Gennaio 2025 di apertura agli Alestorm ed ai finlandesi Ensiferum.
Ad aprire la serata è stata Gloriaan accompagnata sul palco da validi musicisti. Gloriaan (aka Gloria Anna) inizia l’attività musicale da giovane, cantando cover rock degli anni ‘80. Dopo aver preso lezioni di canto e di chitarra per diversi anni, appena diplomata si trasferisce nel Regno Unito dove intraprende un percorso al BIMM Music Institute a Brighton. Nel 2015, di ritorno dall’ Inghilterra decide di far parte come cantante e bassista dei Killin’ Baudelaire per il primo EP e per il tour. Dopo un periodo di ricerca sia musicale che professionale nel 2022 produce il primo EP al 33Hz di Trezzo, con il produttore Frank Altare e, nello stesso anno, firma con l’agenzia di management Sorry Mom! con la quale escono i singoli “Junkie” e l’ultimo “Breaking myself mending you“.
Apre subito con la sua gig con “Enjoy” a seguire “Walkin’ the end” per arrivare all’ultima incisione “Breaking myself mending you” un pezzo che parla di sacrificio: “Mi sto spezzando per aggiustare te” o anche “mi sto ammalando mentre curo te”, una canzone in cui si tratta dell’impegno per qualcosa o qualcuno tanto da perdere sé stessi finché non ce ne si accorge di ciò e si torna a respirare. Si arriva all’ultima song “I go fast” che chiude la performance di Gloriaan davanti alla presenza di un pubblico abbastanza presente per essere il gruppo di apertura.
Ecco ora salire sul palco le ragazze della band Rougenoire che già ho visto in scena al Fabrique di Milano, nel maggio del 2022 in formazione diversa con Edo dei Folkstone alla batteria, di apertura ai Gotthard.
Le Rougenoire nascono nel lontano 2005 utilizzando come nome della band il brand dello smalto di Mia Wallace, protagonista del film "Pulp Fiction" di Quentin Tarantino. Obiettivo della band è quello di ricreare le atmosfere e l’impatto sonoro delle leggendarie hard rock e heavy metal band degli anni 70 e 80, vedi le Vixen famosa band americana degli anni 80.
Ad oggi la band ha al loro attivo centinaia di esibizioni dal vivo grazie al loro show infuocato e dirompente, e continuano a percorrere insieme quella tortuosa e lunga strada unite da uno spirito di sorellanza indissolubile. Nel 2012 pubblicano il loro primo CD di songs originali intitolato "The show", brani creati e registrati avvalendosi della moderna tecnologia per catturare il proprio sound, sempre rimanendo fedeli alla tradizione rock di cui sono capaci.
Il loro show si apre con la track “Vicious” tratta dall’album sopra citato del 2012, seguito da “When it rains” e “A night of perdition” quest’ultima tratta dal loro lavoro “M.I.L.F.” a seguire alcuni brani del loro prossimo lavoro in uscita si spera a breve e tra questi abbiamo ascoltato “Reach out”, “Again” e “Open the door”. A chiudere la loro gig la song “Beaten”. Ottima la grinta sul palco e l’intesa con il pubblico di queste favolose ragazze.
Rapido cambio del palco per dare spazio agli Eregion, band nata in Piemonte e che oramai seguo da molti anni. Reduci dall’uscita del loro terzo album “Non Omnis Moriar” Maggio 2024 che vede gli Eregion con un cambio di lineup parzialmente rinnovato. Al basso Davide Gianforte (aka Gengis Dave), alla voce Dario Fontana rivelatosi una possente voce per il genere fantasy dei brani proposti ed al violino Katjia Di Giulio.
La band ha presentato brani tratti dai loro precedenti album e dalla loro ultima fatica. Aprono la performance con “Ride Forth” seconda traccia estratta dal loro ultimo lavoro, a seguire “Ascalon” dall’album “Ages of heroes” di seguito altri quattro brani tratti tutti dell’ultimo album: “Kingdom of Heaven”, “Battle to carry on”, “Badon Hill” che prende spunto da una battaglia combattuta in Inghilterra tra le popolazioni culturalmente romanizzate della Britannia ed i celti da un lato e un esercito di invasori anglo sassoni dall'altra negli anni 490, battaglia che risultò in una pesante sconfitta di quest'ultimi.
Ultima song “Earendil Star” la stella che con la sua luce splende all'orizzonte sia al mattino che alla sera. Consiste in una barca sollevata dai Valar e guidata da Earendil, che trasporta un Silmaril (un gioiello di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J. R. R. Tolkien) splendente mentre osserva le Porte della notte. Bellissimo il ritornello cantato in coro dal pubblico presente “I sail the sky, surf the clouds, bring to sailors a new light….. is a silmaril that shine, the Earendil Star”. Grande successo per gli Eregion acclamati dal pubblico per alter songs, ma con grande dispiacere lo spazio loro dedicato era solo di mezz’ora.
Cambio veloce del palco ed ecco gli Hell in the Club. La band è reduce di un cambio di lineup Davide "Damna" Moras ha lasciato la band per continuare full time come singer negli Elvenking. La decisione è stata molto difficile ed è stata presa dopo molta riflessione e di comune accordo, a testimonianza della profonda amicizia che ci unisce Davide con la band. Davide, in ogni caso, continuerà ad essere presente, dietro le quinte, a lavorare gli Hell in the Club e a scrivere nuove canzoni con loro e a discutere insieme di progetti futuri. Difatti eccoli insieme per questa serata al Legend.
Davide è stato sostituito dalla singer svedese Terese “Tezzi” Persson. La sua presenza scenica è perfetta, la voce di Terese è grintosa, un ottimo impatto con il pubblico del Legend e tantissimo entusiasmo e positività con la band.
Gli Hell in the Club aprono la loro esibizione con “Proud” tratta dal loro secondo album del “Devil on my shoulder”. Senza pause si prosegue con “We afre on fire” tratta dall’album del 2017 “See you on the dark side”. La sorpresa arriva con la quarta song “The kid” estratta dal loro ultimo lavoro “F.U.B.A.R.” e cantanta a sorpresa insieme a Davide Moras. Lo show corre veloce, il pubblico canta in coro le loro canzoni ed ecco che Terese chiede se siamo pronti per “Rock down this place”. Ultima song della loro perfomance la famosa “Devil on my shoulder” tratta dall’omonimo album del 2014. Brava Terese, ottimo inizio di avventura musicale con una grande band.
Tempi leggermente più lunghi dei precedenti per il cambio palco per gli Elvenking. Luci soffuse ed eccoli arrivare con i loro volti truccati già carichi per la serata al Legend e per la lunga tournee che li vedrà nel 2025 solcare i palchi d’Europa. Li rivedrò di nuovo il 28 Gennaio del prossimo anno all’Alcatraz in apertura ai finnici Ensiferum. Ecco l’intro della prima song “Rapture” tratta da “Reader of the runes” del 2023 ed ecco Davide "Damna" Moras entrare sul palco con due grossa corna sulla testa ed ora inizia lo show dei Friulani headliner. Segue “The hanging trees” sempre tratta dallo stesso album ed eccoci arrivati a “Pagan revolution” con un pubblico eccitatissimo per la brillante performance musicale sul palco degli elfici. Eccoci ora ai classici degli album passati tra cui “The one we shall follow” del 2017, per passare a “The solitare” pubblicata dieci anni fa per poi eseguire “The divided heart” del lontano 2007.
Si chiude la serata con l’inno “Elevenlegions” del 2014. La serata non è ancora conclusa Davide dice che è inutile fare la scena di uscire dal palco per poi rientrare ed ecco che ci propongono “Heathen Divine” e “The wanderer”.
Ora la prima edizione dell’Hard n’ Ground Night si è proprio conclusa tra la felicità dei presenti per un gran bel concerto ed una bella serata all’insegna della musica metal.
Grazie alle band presenti ed al Legend Club.