Bergamo per il Metal for Emergency edizione 2024. La serata del sabato 3 Agosto ha visto salire sul palco: i Loudblood, i Darkhold, i Game Over, il grande Blaze Bayley, ed i Finlandesi Korpiklaani.
Si inizia alle 17:30 con i milanesi Loudblood. La band nasce nell’hinterland milanese e propone un heavy metal aggressivo e potente tra riff di chitarre potenti che si fondono con ritmi incalzanti, creando il tappeto sonoro per una voce, quella di Valentina Visintin che urla e canta in un mix esplosivo di furia e melodia.
Si inizia subito con “Deniers”, per passare dopo un breve saluto al pubblico a “Bring out” tratta dall’ultimo EP “Brave Monsters” uscito sulle piattaforme digitali poche settimane fa. A seguire altre tracks tratte dall’EP tra cui anche la bellissima “Brave Monsters”. Ottimo spettacolo ed ottima accoglienza da un pubblico già numerosissimo per la prima band on stage.
A seguire i lombardi Darkhold nati solo nel 2022 e reduci lo scorso anno dalla pubblicazione del loro primo full length “Tales from Hell”. I Darkhold sono un nuovo progetto messo in piedi dal cantante Claudio Facheris e dal chitarrista Eros Mozzi, entrambi ex membri dei groove/thrasher Methedras.
Ad aprire la loro performance il primo brano del loro full lenght “No strings on me” e via di seguito proponendo traccia dopo traccia tutta la sequenza delle songs presenti sull’album. Performance ad alti livelli graditissima dai partecipanti che si sono lanciati in un pogo pazzesco coordinati dal singer Claudio Facheris.
Eccoci pronti per i Game Over. La band nasce a Ferrara nel 2008 e ha pubblicato ben quattro album in studio e fatto tournée in tutta Europa, USA, Giappone e Cina, condividendo il palco con leggende del metal come Megadeth, Exodus, Testament, Overkill, Nuclear Assault, Destruction, Sodom, Takard, per citarne alcuni.
Spettacoli energici che pompano adrenalina nelle vene e riff massicci che ti trafiggono le orecchie, uniti a cori da cantare tutti insieme. Nel 2023 è uscito il loro ultimo lavoro dal titolo “Hellframes”.
I ragazzi sul palco, carichi più che mai, ci hanno deliziati con i loro pezzi tratti dai vari lavori pubblicati. Ottima la performance del cantante e bassista Leonardo Molinari che, nonostante fosse infortunato, ha cantato e suonato con la gamba appoggiata su di uno sgabello.
Ecco ora il turno di Blaze Bayley, ex frontman degli Iron Maiden tra il 1994 e il 1999. Blaze si è esibito sul palco del Metal For Emergency 2024 con una setlist di tutto rispetto per celebrare il trentesimo anniversario della sua entrata nella band.
Blaze inizia la sua carriera con i Wolfsbane nel lontano 1984 per diventare poi, dopo l’uscita di Bruce Dickinson, il terzo frontman degli Iron Maiden (il primo fu Paul DiAnno) con cui ha realizzato due album in studio, “The X Factor” album da me molto apprezzato e “Virtual XI” che dal mio punto di vista, a parte qualche brano, considero tra i meno belli degli album degli Iron. Sempre con i Maiden ha preso parte a numerosi tour in giro per il globo, ricordo di averlo visto in Italia a Torino nel 1995. Tra i brani di maggiore successo con gli Iron Maiden “Man On The Edge”, “Futureal”, “Lord Of The Flies” e “Sign Of The Cross”. Blaze vanta anche una brillante carriera come solista, con ben dodici album in studio pubblicati. Il suo ultimo lavoro in studio uscito quest’anno porta il nome di “Circle Of Stone”.
Prima di questo lavoro, lo scorso anno, Blaze ha subito un intervento chirurgico al cuore per via di un infarto, ed ora eccolo sul palco pieno di energie a presentare i suoi vecchi lavori con i Maiden.
“Lord Of The Flies” dà il via al concerto e non c'è niente di meglio con cui iniziare la performance da far sentire alla folla. Un Bayley carico di energia che incanta il pubblico per passare subito dopo a “Sign of the Cross”. A seguire altri successi tratti dai due album e posso ammettere che si potrebbe pensare che pezzi come “Judgement Of Heaven” e “When two worlds collide” siano brani da poco conto per l'album in cui si trovano considerando tali album tra i ranghi più bassi del catalogo dei Maiden. Ma queste tracce sono state eseguite magnificamente durante il live, e la forma in cui si trovava Bayley ha fatto sì che i brani suonassero come rinati. Ecco finalmente la mia preferita dell’album “Virtula XI”: “The Clansman”. Adoro questa canzone e risentirla cantata da Blaze mette i brividi. Ecco che si giunge al termine del set con le ultime tre canzoni “Man on the Edge”, “Futureal” tratta da “Virtual XI” e a chiudere il concerto “The angel and the gambler”. Grazie Blaze è stato un piacere rivederti ancora una volta e questa volta in una grande arena.
Ecco finalmente allestire il palco per i Finlandesi Korpiklaani, per me sono un mito del folk metal Finlandese e li seguo tra Italia e Finlandia da parecchi anni. Non so più quante volte li ho visti sul palco. Ma ecco che quando sono saliti sul palco è diventato subito evidente che non ero lì solo per ascoltare songs di folk finlandese, ma per fare festa!!! Tuttavia, i Korpiklaani non sono l'unica band folk metal che ho visto, e da tutte le mie esperienze devo dire che è un motivo comune per molte band folk metal abbracciare questa musica e atmosfera da festa.
Visivamente il cantante della band Jonne Järvelä sembrava più un mago voodoo di Haiti, con il suo cappello, il vestito di pelle e i dreadlock. Il suo modo di cantare e la sua danza entusiastica erano contagiosi tanto che molti dei presenti cantavano le canzoni pur essendo in Finlandese. Gli altri membri della band includono Kalle "Cane" Savijärvi alla chitarra, Jarkko Aaltonen al basso, Sami Perttula alla fisarmonica, Samuli Mikkonen alla batteria e Olli Vänskä al violino (ex Turisas).
Se non avete mai visto dal vivo l'incendiaria band finlandese, non avete idea di cosa vi siete persi. Diciamo che dalle prime note della canzone di apertura del concertoi “A man with a plan”, tratta dal singolo del 2016 è stata una festa sfrenata con tanto ballo, pogo e birra, il calore di una vera sauna ai primi giorni di Agosto sotto un sole cocente, facendo impazzire tutti i fan presenti al festival. Devo ammettere che questo sabato la band era molto più unita, più professionale, più vibrante e più heavy che mai, con ovviamente il frontman Jonne Järvelä che ha rubato la scena con la sua voce inebriante e i suoi passi di danza di classe.
La loro scaletta è stata semplicemente meravigliosa, mescolando canzoni dei vecchi album come “Wooden Pints” e “Happy Little Boozer” con diverse nuove tracks tra cui “Aita”, la title track di “Rankarumpu” e la mozzafiato “Saunaan”, dimostrando che la band è in gran forma. Inoltre, è sempre divertente vedere Sami Perttula alla fisarmonica ed il nuovo ingresso Olli Vänskä al violino, poiché i loro strumenti conferiscono un'atmosfera incredibile a tutte le canzoni della band e, naturalmente, ciò si traduce in balli, salti e pogo senza fine. Il pogo è andato in crescendo quando hanno suonato i classici “Beer Beer” e “Vodka”, dimostrando che l'alcol sarà sempre il miglior carburante per qualsiasi festa di musica heavy, lasciando tutti i fan desiderosi di altri Korpiklaani non appena il loro spettacolo selvaggio è finito. Vi lascio con una parola Finlandese: PERKELE!
I Korpiklaani hanno appena pubblicato il 5 aprile il loro dodicesimo album in studio “Rankarumpu” e stanno facendo un tour per supportarlo. In totale hanno suonato sei canzoni dall'ultima uscita e l'intero set era composto da oltre venti canzoni.