| domenica 3 giugno WOLVES IN THE THRONE ROOM + PAUL BEAUCHAMP + LAST MINUTE TO JAFFNA doors:21.29, ingresso 15€

A sPAZIO211 una serata in tre parti incorentemente divisa tra il noise core in versione unplugged ed introspettiva dei Last Minute To Jaffna, i soundscapes tra elettronica e sperimentazione della tradizione americana di Paul Beauchamp e la deflagrante esplosione sonora pagana di Wolves in The Throne Room. Americani, più precisamente di Olympia (Washington), i Wolves In The Throne Room nascono dal volere dei fratelli Nathan ed Aaron Weaver per creare una band che unisca con singolare alchimia una consapevolezza spirituale unito al senso tipico di misantropia della prima ondata black metal norvegese dove i temi di arcaicità, apocalisse, senso delle radici e desiderio di spiritualità in un mondo meccanico e materialista trovano convergenza. Paul Beauchamp ha cominciato la sua carriera ai piedi dei Monti Appalachi della North Carolina nei primi anni 90 sperimentando con tape loops, field recordings, oggetti ed improvvisati strumenti sonori all'interno dell'ensemble artistico Diviner. Il suo interesse nella sperimentazione e manipolazione sonora ha portato Paul a passare dai tape loops domestici e fields recordings al mondo dei suoni di sintesi e generati dal computer nonchè alla ricerca acustica ed all'uso di fonti sonore legate alle sue radici quali l'armonica a bocca, la sega musicale ed il dulcimer; strumenti che usa nelle sue performance come solista e con Almagest! (con l’attore e canatante di lirica e musica sperimentale Ernesto Tomasini e Blind Cave Salamander al fianco di Fabrizio Modonese Palumbo e Julia Kent, gruppi formati in seguito alla sua trasferta a Torino, così come in vari progetti internazionali. Tra questi Paul ha avuto l'occasione di collaborare in studio e dal vivo con una miriade di influenti musicisti, tra cui Johann Johannsson, Nurse With Wound, di cui è anche occasionalmente membro, Jochen Arbeit (Die Haut ed Einstuerzende Neubauten), Cindytalk, Cadaverous Condition e con la compagnia teatrale Il Mutamento. I Last Minute to Jafna nascono a Torino nel 2005, dall'incontro di musicisti della locale scena hardcore metal, con l'intento di suonare musica con un più ampio ventaglio di influenze, dalla psichedelia al noise, passando per il doom e la musica da film. Pubblicano un EP autoprodotto nel 2006, seguito dall'album di debutto Volume I coprodotto nel 2008 dall’etichetta belga Consouling Sounds, Concubine Records, Hypershape Recordings e dalla francese Swarm Of Nails. Entrambe le uscite vengono supportate da una lunga serie di concerti che porta la band a suonare in tutta Europa, dividendo il palco assieme ad artisti come Isis, Scott Kelly, The Ocean, Ufomammut, The Secret, Lento, Callisto, Capricorns, Rose Kemp e molti altri ancora. Un nuovo album e un ep sono attesi per la fine del 2012.
http://www.wittr.com/ http://www.facebook.com/paulbeauchamp.music http://www.lastminutetojaffna.com/::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
| lunedì 4 giugno 2012 SLEEPY SUN doors:21.29, ingresso 10 € 
sPAZIO211 presenta gli Sleepy Sun, hard-working band che tra gli altri ha aperto i concerti di Arctic Monkey, Autolux e Mudhoney, ha scritto una propria versione del classico west coast di GrahamNash Chicago per una compilation che ne celebra il mito, e che ha partecipato in veste di guest all'ultimo disco degli U.N.K.L.E.. Il gruppo arriva sulla scia e sul successo di band quali Black Angels, The Drones, Okkervil River, Black Keys e Black Mountain, ma con un sound acido ed heavy che si muove tra la pscichedelia incontrollata dei Grateful Dead e la potenza noise deiMy Bloody Valentine. Tra riff di hard-psichedelia, insolite nomenclature blues e melodie eteree, si consuma un nuovo party all’insegna della mescalina, dove i sensi ballano ed i corpi si attorcigliano in una pulsante danza alla fine del mondo. Immaginazione in pillole, viaggi sintetici sul morbido mare percussivo, effetti strobo per quelle chitarre che si insinuano sottopelle, come la buona medicina. Ancora più focalizzata la scrittura dei nuovi brani, lisergiche vedute d’annata molto prossime al manifesto ideale dell’eremita moderno. Bret Constantino e soci si incontrano da giovanissimi, età media compresa tra i 22 ed i 23 anni, nella natia Santa Cruz, accomunati da interessi quali l’ecologia, l’italianissima pizza e la musica di Neil Young. "Con la foresta e l’oceano alle nostre spalle, siamo stati attratti l’uni agli altri, come musicisti, amici ed amanti". Citando tra le loro principali influenze Black Sabbath, Creedence Clearwater Revival, Can ed i dischi della label inglese Creation, hanno forgiato un suono caldo, costruito attorno ad intense jam, ma spesso anche sensibile a momenti più genuinamente acustici. Il trasferimento a San Francisco è quasi una necessità oggettiva, in quanto il gruppo voleva entrare in un giro più vasto, assaporando anche il clima di una metropoli a misura d’uomo. http://www.skleepysun.net ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
| mercoledì 6 giugno BEAR IN HEAVEN doors:21.29, ingresso 10 €

Per la prima volta in italia a sPAZIO211 suonano i Bear in Heaven, una tra le più interessanti band di deriva pop dance in circolazione, capaci di un uso sapiente e unico dei synth e di un gusto compositivo vicino a quello di Four Tet, Caribou, Lindstrom e XX. Dopo la pubblicazione del loro secondo album nel 2010, Beast Rest Forth Mouth, e del singolo Lovesick Teenagers, il trio composto da Jon Philpot, Joe Stickney ed Adam Wills ha inaugurato una parabola artistica che in breve tempo ha unito l’approccio rock alle atmosfere della club culture. In un’ipotetica marcia d’avvicinamento verso sonorità familiari a The Field, Studio, Caribou e Four Tet, la band ha anche registrato un singolo split con i norvegesi Lindstrøm e Christabelle, che per l’occasione riproponevano la hit Lovesick Teenagers. Il gruppo ha da poco pubblicato per Dead Ocean il nuovo album I Love You, It’s Cool, seguito dell’acclamato esordio Beast Rest Forth Mouth e considerato dalla critica un piccolo miracolo underground, rock spaziale che cede al corteggiamento della più nostalgica musica pop di marca anni ’80.
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| giovedì 14 giugno THEE OH SEES doors:21.29, ingresso 10€

Thee Oh Sees sono l’ultima incarnazione pop-folk psichedelica in continua evoluzione, del cantautore, cantante e chitarrista John Dwer. Dwyer, nato e cresciuto a Providence, è stato attivo nella scena indipendente di San Francisco dagli anni ’90, lavorando con diverse band, tra cui Coachwhips, Pink & Brown, Yikes, Up Its Alive, e Swords & Sandals, tra gli altri, ha formato gli OCS (che è l'acronimo di Orinoka Crash Suite, Orange County Sound, o qualsiasi altra cosa Dwyer ha deciso che significasse di giorno in giorno), inzialmente come veicolo per le sperimentazioni strumentali che produceva in quell periodo nel suo studio. Nel frattempo, il progetto Thee Oh Sees si è trasformato in una band vera e propria, usando anche acronimi come the Oh Sees, the Ohsees, fino a stabilizzarsi in Thee Oh Sees, con Dwyer alla chitarra e voce, Brigid Dawson alla voce e tamburello, Petey Dammit al basso e Mike Shoun alla batteria. Suonando un po’ come i Mamas & the Papas ripassati in un frullatore garage, la band ha pubblicato l’album d’esordio Sucks Blood per la loro etichetta Castleface Records nel 2007. Nel 2008 è uscito The Master's Bedroom Is Worth Spending a Night In per l'etichetta tedesca Tomlab, e nel 2009 Help per In The Red Records, fino ad arrivare a Warm Slime, Castelmania e Carrion Crawler / The Dream, usciti entrambi per In The Red Records nel 2011. http://www.theeohsees.com/ ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
| venerdì 22, 23 e 24 giugno Escape From Today, LegoMyEgo, Scrapelabs, sPAZIO211, United Club Presentano: NOFEST! 40 BAND ETICHETTE E MUSICA INDIPENDENTE doors:15.00, ingresso Up To You

40 ESIBIZIONI LIVE Sui variegati ed atipici palchi del festival si alterneranno alcuni dei nomi più interessanti dell'underground musicale. Immancabili le dediche dei palchi, immancabili le perdite dell'anno per il mondo musicale (e non): MCA Stage, Michael Davis Stage, Maurice Sendak Area, Donna Summer Dancefloor. Arrington De Dionyso, istrionico leader degli Old Time Relijun, ha scritto la storia della musica indipendente mondiale con una personale commistione tra suoni tradizionali (blues, country, jazz) e sperimentazione sonora e linguistica. Gli Starfuckers sono uno dei gruppi più importanti ed allo stesso tempo inafferrabili del panorama italiano, sperimentatori integralisti e terroristi che suonano musica imprendibile, incatalogabile, inascoltabile che non ha precedenti in Italia. Luca Mai degli Zu porta sul palco il suo progetto Mombu, affiancato per l'occasione da Paolo Spaccamonti ad affiancare il duo voodoom, e ribattezzato SpaccaMombu; sempre di casa Zu, l'originale progetto, Germanotta Youth, delirante post-jazz-hc. Suggestioni e immaginario afro sono alla base del jazz-punk terzomondista dei Bokassà e dell'assurdo mix di psichedelia tribale e mondo-soundtrack dei Cannibal Movie. A rappresentare i musicisti nostrani che vivono, incidono e spesso suonano più all'estero che in Italia, si esibiranno gli improvvisatori radicali Jealousy Party, gli OvO, progetto di Bruno Dorella (Ronin, Bachi Da Pietra) e Stefania Pedretti (?Alos, Allun) e lo strabiliante Musica Da Cucina, con un'esibizione a base di chitarra, voce e tavolo apparecchiato arrivato a esibirsi fino in Tasmania al Mona Foma Festival di Brian Ritchie. E dalla Tasmania arrivano i Lakes tra neo-folk dalle tinte apocalittiche e post-punk tribale, per cui verrà allestito un palco sotterraneo. Non sarà solo il Freaks Show (con i live di Dee Diglers, The Sounds of Fridge, Wellington Irish Black Warriors) l'unico carrozzone a fermarsi in Via Cigna durante il festival, da Roma Est torna in città il bus di Borgata Boredom con la sacra triade Hiroshima Rocks Around, Heroin In Tahiti, Trans Upper Egypt. Ai ritmi sfrenati tipici del sound di Wild Weekend, Cani Sciorri' e The Feelings Of Love saranno contrapposte le atmosfere oniriche e dilatazioni sonore di Orfanado e Rella The Woodcutter. Le scene stoner/doom/post-rock saranno rappresentate al meglio da Zippo, Dust Inside e Ornaments, mentre l'elettronica analogica e digitale sarà alla base delle esibizioni di Everybody Tesla e Luca Sigurtà. Passione e urgenza saranno alla base dei live di Chambers, La Crisi e del ritorno inaspettato, ma quanto mai gradito, degli Isobel. La multiforme scena indipendente torinese sarà presente ogni giorno e vedrà scontrarsi sul palco gruppi appartenti a scene e generi apparentemente in antitesi, Arturo, Tons, La Piramide Di Sangue, Farmer Sea, Ila Rosso, How Much Wood Would a Woodchuck chuck if a woodchuck could chuck wood?, Foxhoud e Spare Parts.
FREAKS SHOW Il NOFest! ospita l'unica tappa italiana del Freaks Show, l'assurdo circo rock'n'roll di performer e musicisti che girano per l'Europa con caravan dal sapore retrò e tendone da circo. Il pubblico del festival sarà invitato a perdersi nel tourbillion infernale di esibizioni ad alto tasso adrenalinico: trapezisti pipistrello, giocolieri kamikaze (sempre che il "signore delle esplosioni" riesca a passare la frontiera), chiromanti diaboliche, donne barbute, clown dementi, acrobati infuocati, il tutto al ritmo del rock'n'roll più sfrenato. Moira Orfei non arriverebbe mai a tanto.
HOT STUFF DJ SET
Un venerdì sera, tequila-sale-e-limone. Pronti a calarvi tra la polvere, tra vestiti mariachi, ponchi posticci, sombreri farlocchi e cactus ignoranti? Calde baldanze che oscilleranno selvaggiamente dal più viscerale e grasso funk, passando per qualche caposaldo del rock'n'roll, immancabile qualche vigorosa incursione punk. Party Selvaggio! Perchè tutto va bene, finchè tutto va male, e allora metzcal e tequila, rompiamo le regole anche del toga-party e facciamola passare! Festa selvaggia, tema fintamente messicano, falsamente latineggiante, o forse no? Solo chi vivrà vedrà come andrà a finire. Le selezioni infuocate dei dj di Radio Blackout (105.250 fm / radioblackout.org) oscilleranno mai banali tra il centro america, il latino, il black funk sudato e quant'altro possa incendiare animi, fiati, sudori e umori. Come sempre, vedremo chi arriverà alla fine, la pista non perdona. Sabato sera, be there or be square! Ve lo ricordate il ballo "Incanto sotto il mare" di Ritorno al futuro? quello dove Marty suona Johnny B. Goode e dove George McFly pronuncia la ormai famosissima battuta "Hey tu porco levale le mani di dosso!"? Quest'anno al NOfest! 4, un djset all'insegna del puro rock 'n' roll, tra danze scatenata e lenti per strusciarvi vi riporterà alla magica atmosfera del ballo "Incanto sotto il mare". Cinque dj cittadini scalderanno la serata tra balli sfrenati e lenti cheek to cheek per un salto nel passato! In consolle Tony r'n'r, Lele Roma, Gore & Desmond.
VISUAL ARTS
Il NOfest! ha sempre amato le arti visive, se fatte col cuore e con lo stomaco (oltre che con le mani sporche di inchiostri e colori). Quest'anno esageriamo e ci allarghiamo, un'intera area verrà dedicata a tutto il mondo delle arti visive, tradizionali e non. Uno showcase di arti grafiche con wall painting e stampa serigrafica live a cura di Sericraft e di alcuni dei writer, fumettisti, visual artist più interessanti del panorama italiano: AK, BELVILLE COMIC, ROBERTO BARONE, BIG HENRY, BILLI BOI, SILVANO BOTTARI, GIAMPO COPPARONI, MARA DIBASILIO, INNAMOR-ARTI/PRINT ABOUT ME, FRIGIDAIRE, MONIPODIO, MALAFAMILIA, SERICRAFT, STEUSO, MAX PETRONE, 999, LOFI COMICS/CARNE e altri in arrivo...
COMIC BATTLE
Eris Edizioni in collaborazione presenta la terza edizione della Comic Battle: un ring di carta per disegnatori professionisti e non, con una giuria accuratamente selezionata, un vero e proprio campionato con gironi eliminatori e tabellone finale, in una miscela tra l’esposizione della tecnica di disegno e l’esibizione dal vivo. Il tutto in maniera assolutamente non banale, spettacolare e divertente.
LABORATORIO MUSICALE "MUSICA, MAESTRO!"
Il NOFest! non è mai stato un "evento esclusivo", non essendo un evento e avendo come fine quello dell'inclusione, senza svendersi ma mantenendo la propria natura indipendente e underground. E' per questo che al pomeriggio (23 e 24 giugno) verranno organizzati dei laboratori musicali per i bimbi a cura del collettivo 4.33 e vedranno coinvolti alcuni di musicisti presenti al festival. "Ogni materiale produce un suo particolare suono, l’ambiente che ci circonda è il luogo in cui andare scoprire il suono, naturale o artefatto che sia. Qual è il modo migliore per introdurre i bambini alla musica se non fargli scoprire che ogni cosa ha un suono." Anche quest'anno il NOfest! non punta su nomi di facile richiamo ormai tribute band di se stesse, su reunion che sanno più di r'n'r swindle che di progetti autentici, sulla sacra triade da evento estivo "rock anglosassone-ritmi giamaicani-elettronica mainstream", con gruppi messi a caso per riempire il cartellone e giovani band che devono sottostare all'eterna gavetta del "gruppo spalla", nomi che aumentano la dimensione del font in base all'importanza fino a trasformare i manifesti nelle tabelle di Snellen dell'oculista di fiducia. Senza biasimare chi lo fa, ma proponendo qualcosa di differente. NOfest! 4 3 palchi, 40 gruppi, djset esterni e indoor, Freaks Show, Visual Arts, Comic Battle, laboratori musicali, decine di espositori indipendenti, live radio, reading, presentazioni editoriali, talk show, grigliata pomeridiana. Il tutto pagando quanto si ritiene giusto per un evento simile (secondo la modalità up2you) e senza che l'organizzazione usufruisca di sponsor o finanziamenti. Inutile perdere altre parole al riguardo, non verrebbero ascoltate. www.nofest.org |
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