Interview

Stefano (MENARCA)

Caserta. Quanti rami di concetto sfociano quando sentiamo nominare o leggiamo il nome di questa città? L'età dei Menestrelli con il mandolino e delle loro cantilene in cancrena è finita da un pezzo. La concezione di tradizione si avvia a diventare non più arte ma archeologia. Cimelio. Le ossa sono inorganiche, al massimo fanno la muffa.


Caserta, ovvero Menarca. Lasciamo stare quel menarca, la sindrome d'iniziazione della vita ormonale delle scolarette; quel menarca portatore di mestruo e di Tampax

I MENARCA sono una band underground del casertano. Death Metal puro e duro. Lana di vetro nei timpani. Si formano nel marzo del 2005. Una volta incontrati i componenti del gruppo, Alfredo sta alla chitarra come Antonio sta alla batteria come Stefano sta alla voce e al basso).Nel gennaio dell’anno scorso viene partorito il primo demo autoprodotto: Heart Bleeding.

Come in una Tribuna Politica, questa intervista è stata fatta da due pseudo giornalisti: siccome sono buono e caro, ho proposto al nostro nuovo acquisto, Les_fleurDu_Mal, di parteciparvi. Apparire come la Madonna di Lourdes piace a tutti.

 


Tourette: MENARCA, un nome stravagante per un gruppo Death Metal. Da quale strana congettura nasce?

Stefano:
Diciamo che è un omaggio al gentil sesso che sanguina una volta al mese, che non muore e di cui io non mi fido. Frase storica in South Park.

Les_fleurDu_Mal:
Di sicuro prima di fondare un gruppo di questo genere non troppo diffuso, specialmente dalle vostre parti strettamente rurali, ne avrete assorbiti di gruppi: quali tra di loro vi hanno influenzato?

Stefano:
Be’, i Morbid Angel hanno fatto il loro, inutile negarlo, li abbiamo ascoltati nelle sue varie forme, e li apprezziamo ancora oggi, anche se le nuove canzoni stanno prendendo altra forma appunto per allontanarci da linearità troppo classicistiche.

Touette:
Uh, hai citato alcuni tra i gruppi che prediligo. In alcune note si notano delle influenze, ma il genio vostro c'è. Quando state per far nascere una nuova creatura musicale, pensate prima al testo o alla sua base?

Stefano:
Caro Carot [ gli piace chiamarmi così, ndr], parte tutto dalla base: quando proviamo porto sempre con me una scorta di riff e cerchiamo di amalgamarli con quelli che fa Alfredo. Li facciamo sentire ad Antonio il Drummer e lui trova i tempi, che sono differenti da quelli che vorremmo Alfredo ed io, e allora facciamo 33 33 e 33 ed accontentiamo un po’ tutti nella canzone.

Les_fleurDu_Mal: Il bello della squadra… Qual è l'argomento che maggiormente ha spazio nei vostri testi?

Stefano: Be’, variano un po’ ma non ti anticipo nulla sui pezzi nuovi… diciamo che variano un po’ i temi: Eviscerating è la censura che mi ha dato Alfredo sulla demo, ma si chiama tutt’ora Eviscerating Your Vaginal Skin [sviscerando la tua pelle vaginale, ndr].

Tourette: E qui ritorna l’ideologia del menarca. Il metal in Italia, tra le generazioni più giovani, lasciando da parte la Casta dei Poser e via discorrendo, sta facendo, con un passo larvale, strada. Voi cosa ne pensate della scena metal italiana?

Stefano: In Italia ci sono moltissimi gruppi bravi. Se posso permettermi di dire una cosa, più si scende a sud dell’Italia dove i posti per suonare sono pochi e più si alzano le capacità tecniche dei singoli e dei gruppi [sorride benevolo]. Sono proprio incazzati neri e devono fare meglio per emergere. Poi ce ne sono tanti bravi anche al nord, sicuro.

Les_fleurDu_Mal: Su quali strumenti affidate di più la riuscita di una canzone? O meglio quali sono gli strumenti cui date più spazio nelle vostre canzoni?

Stefano: Nessuno di noi cerca di strafare troppo per non creare intermezzi che non centrano un cazzo con il genere che ci piace e ci fa restare uniti, ognuno ci mette un po’ di suo, ma senza strafare: testa chinata e zappare la terra.

Tourette: Che cosa avete in cantiere per i tempi più prossimi?

Stefano: Il 15 di luglio si entra in studio per registrare nove pezzi e porteremo nell’album Eviscerating come pezzo vecchio, poiché il primo amore non si scorda mai… diciamo che come prima traccia possa partire bene il disco. Speriamo bene.

Les_fleurDu_Mal: Che cosa aspettate che vi porti questo mettere in note nel futuro? Smancerie tipo popolarità e vanteria o solo piacere personale e per i pochi intenditori del genere? Non essere buonista [sorrido].

Stefano:
[ride] Allora… sarò sincero: vanterie e cazzi vari li ritengo aggettivi adatti a mignotte d'alta classe [ride], qualcuno mi ha sempre detto che si misura prima la persona e poi viene il musicista, e non puoi sapere quante volte penso a queste parole, perché aveva proprio ragione. Comunque quello che facciamo è fatto per pura passione per pochi intenditori. Siamo consapevoli che moriremo di fame con questo genere da noi tanto amato.

Tourette: Spesso anche nell’heavy metal si sente troppa puzza di Dio. Voi ci credete?

Stefano:
Più o meno nessuno di noi simpatizza per Dio, considerando che bestemmiamo un po’ tutti quanti nel gruppo… e delle volte ci diamo dentro. Non posso rispondere in nome di tutti, sarebbe troppo autoritario decidere per tutti quello che è giusto, quindi dovresti domandare anche a loro. Io posso dirti che non mi interessano le forme religiose: troppo senza forma.

Les_fleurDu_Mal: Ora passiamo ad un argomento hot... avete spirito politico? Se sì, quale?

Stefano: La politica non pensa a me ed io non penso a lei, credo valga anche per il resto del gruppo.

Tourette: La politica ti pensa perché fai numero. Saliti sul palco, siete la trasformazione del Dott. Jekyll o restate sempre voi?

Stefano: Il problema avviene quando scendiamo: creiamo più panico dopo che prima, giacché abbiamo un po’ di problemucci collegati all’alcool e al cibo. A parte gli scherzi: ora sul palco si fa quel che si può… se hai un bel pubblico che partecipa ai giochi, ti rende tutto più semplice.

Les_fleurDu_Mal: Il pubblico fa sempre e troppo da giudice. Vi preparate emotivamente prima di far gustare alle moltitudini la vostra musica?

Stefano: No, ci raccomandiamo fra noi soltanto di sgarrare il meno possibile prima di un live.

Tourette: Che cosa è cambiato in voi e nel vostro quotidiano da quando suonate?

Stefano: Ma non molto, Alfredo lavora ed io e il Drummer [Antonio, ndr] studiamo, quindi poco e niente.

Les_fleurDu_Mal: Come mai tra il vasto campo degli stili metal avete deciso di dedicarvi proprio al Death Metal?

Stefano: Il Death Metal ci sta dando molte emozioni, e troviamo giusto collaborare con qualcosa che rende al massimo le nostre preferenze di suoni e stili di vita.

Tourette: Quali sono le tue considerazioni finali, hai qualcosa da aggiungere?

Stefano: anche stasera suonerà una cover band con 100 persone, blaaaaaaa. No Martini no party [delira].

Tourette: L’intervista è arrivata allo stato terminale. Stacchiamo la spina. Tanto per far finta che ci vuoi bene, saluti l’operoso staff di BLACKZine.com?

Les_fleurDu_Mal: Con caloroso affetto, mi raccomando.

Stefano: Perfetto, ringrazio BLACKZine per averci dato questo spazio supportando la scena underground italiana; saluto tutti i recensori, i live reporter e tutti quelli che lavorano per la scena metal. Ovvio, vale per tutti i generi ma l’importante e che siano metal. Fuck yeah kee it metal. Ciao e grazie!

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