presente come ogni anno a Pinasca, la piccola cittadina occitana della Val Chisone, non molto distante da Torino, per la quarta serata che ha visto salire sul palco gli Around the deep, gli Afflicta, i Furor Gallico ed i Folkstone.
Ad aprire, l’ultima serata dei quattro giorni del festival, nel tardo pomeriggio è toccato ai ragazzi degli Around The Deep. Loro sono una band metal proveniente da Torino, la band è stata fondata nel 2016 e musicalmente abbraccia ogni tipo di sottogenere metal con molti elementi di black metal, blackened metalcore e musica sperimentale. Hanno all’attivo un EP dal titolo "Around The Deep" scritto tra il 2016 e il 2018. Interamente autoprodotto, è uscito nel novembre 2022 su YouTube con il primo video musicale ufficiale per il singolo omonimo.
A seguire ecco gli Afflicta, un progetto Death Metal composto da ragazzi poco più che ventenni, formatosi ad Imperia nel 2019, ma con elementi della band provenienti da varie città. Purtroppo, dopo la tragica e prematura scomparsa del primo bassista e co-fondatore del gruppo, si sono presi una pausa prima di riprendere l'attività.
Gli Afflicta combinano lo stile Death Metal con il Deathcore, la loro musica esprime violenza estrema e horror.
Il loro primo album “Origin of Sorrow “è stato registrato al 16th Cellar Studio di Roma, la città di provenienza del singer, questa giovane band di Technical Death Metal è riuscita a combinare una tecnica impeccabile con una narrazione terrificante e una sorprendente carica emotiva.
Ed ecco ora il turno dei Furor Gallico una band folk metal italiano formatosi nel 2007 con l'intento di fondere la musica metal estrema con melodie tradizionali celtiche, irlandesi e bretoni. Nel 2009, dopo due anni di duro lavoro, la band pubblica l'album di debutto omonimo, che verrà ristampato due volte (2011 e 2014) riscuotendo un enorme successo europeo. Nel 2015 esce il secondo album "Songs from the Earth" per la Scarlet Records e la band incrementa la sua già intensa attività live, con concerti in Italia e all'estero, anche a supporto di molti dei più importanti gruppi metal internazionali (Eluveitie, Finntroll, Ensiferum, Stratovarius, Dark Tranquillity, Carcass, Satyricon, Mago de Oz).
Dopo diversi cambi di formazione, nel 2019 i Furor Gallico pubblicano il loro terzo album "Dusk of the Ages", mixato da Tommy Vetterli (Eluveitie, Kreator, Coroner) e masterizzato da Jens Bogren (Opeth, Arch Enemy, Amon Amarth). Pur rimanendo fedele all'identità della band, l'album aggiunge nuovi elementi, come un songwriting più melodico e voci femminili, e riscuote un grande successo di pubblico e critica, in particolare con la ballata italiana "Canto d'Inverno" (4,6 milioni di visualizzazioni su YouTube). Verso la fine del 2023, la band ha rinnovato la collaborazione con la Scarlet Records e annunciato un nuovo album, intitolato "Future to Come", uscito l’anno successivo nel 2024.
Ad aprire subito in scaletta il brano “Call of the wind” e a seguire “Among the ashes” il secondo brano entrambi tratti dall’ultimo loro lavoro. “Song of the earth” tratta dall’album omonimo del 2015 seguita dalla stupenda ballad “Canto d’inverno” sono state presentate al pubblico che cantava in coro con la band. A chiudere la loro esibizione l’ultimo brano “The Phoenix” tratto da “Dusk of the ages”. Bravissimi i Furor Gallico e alla prossima.
Grande attesa per il numeroso pubblico presente per i grandi e rinati, dopo la loro lunga pausa birretta, Folkstone. La voglia di rivedere sul palco la storica band bergamasca è tanta tra il pubblico, che anche in questa occasione ha presentato la loro ultima fatica discografica, uscita lo scorso marzo. “Natura Morta” è un doppio album molto potente e vibrante di energia. Il disco si è arricchito della partecipazione di importanti artisti come i Modena City Ramblers in “Fragile”, Trevor Sadist in “Mediterraneo”, Daridel in “Mala Tempora Currunt” e i Punkreas in “La Fabbrica dei Perdenti”. I Folkstone sono una folk metal band che si forma nel 2004 da un’idea di Lorenzo “Lore” Marchesi, frontman della band. Ciò che rende unica questa band è la miscela esplosiva tra strumenti antichi quali cornamuse, arpa, flauti, bouzouki, ghironda e la granitica base rock/metal di basso, chitarra e batteria. Il cantato è interamente in italiano ed i loro testi sono ricercati e coinvolgenti tra il narrativo, l’interiorità ed il sociale. La loro naturale dimensione è sin dall’inizio il puro live, dove riescono ad esprimere tramite un’attitudine punk tutta la loro potenza ed espressività maturata attraverso centinaia e centinaia di live in Italia ed Europa.
Il concerto dei Folkstone qui a Pinasca è stato accolto da un pubblico entusiasta e hanno ricevuto recensioni positive, con i fan che hanno elogiato l'energia della band e l'impatto emotivo della performance.
Il loro spettacolo è stata una celebrazione del nuovo album della band, "Natura Morta", descritto come dotato di "uno sguardo perso sulla vita, un senso di mistica rilassatezza, il disordine che ha sempre accompagnato le nostre vite, accompagnato da una buona dose di disillusione".
Il concerto ha incluso brani del nuovo album "Natura Morta", un doppio disco che esplora temi malinconici e sinceri, con influenze di vari generi musicali. La band ha eseguito pezzi come "Macerie" e "La fabbrica dei perdenti", presenti anche nel vinile "Racconti da Taberna". Il concerto è stato un viaggio attraverso la loro discografia, culminando in un'esperienza live intensa e memorabile.
La gig dei Folkstone si è aperta con “Alabastro” tratto dall’ultima fatica dei bergamaschi. A seguite con un ritmo inarrestabile ed un pogo tra il pubblico ecco che vengono proposte “Mediterraneo”, “Natura Morta”, “Mala tempora currunt” e soprattutto “Macerie” cantata da una voce unica tra Lore ed il pubblico. Quattro sono stati i bis offerti al pubblico del TNT Fest: “La fabbrica dei perdenti”, “Omnia fert aetas”, “Anime dannate”, “Con passo pesante” ed in chiusura “Rocce nere”.
Conosco e seguo i Folkstone da moltissimi anni ed a ogni loro concerto non vedo l’ora di rivederli live. Speriamo non facciano più pause birrette!