Il caro Pinhead di Clive Barker era apparso sui grandi e piccoli schermi per OTTO rispettosissime volte, regalandoci emozioni degne delle saghe che ho umilmente citato qui sopra. Ma poi tutto è cambiato quando un giorno il mondo infinito dell'horror mi ha proposto quella che penso sia la peggiore e più triste mancanza di rispetto (verso gli spettatori e non solo) che abbia mai visto.
Sì perché questa non vuole essere una recensione a scopo promozionale ma un AVVERTIMENTO per chiunque si trovasse a poter vedere, noleggiare, comprare o addirittura scaricare (non merita nemmeno quello) questa indefinibile pellicola. Mi rivolgo a chi ha potuto vedere almeno uno dei vecchi episodi di Hellraiser, magari la prima spettacolare opera di Barker interpretata da Doug Bradley/Pinhead e che per anni ne ha conservato un caro e horrorifico ricordo.
L'unica cosa davvero spaventosa del film è la storia: lo screenplay si basa sulla disavventura di due tipici ragazzi americani, lanciati alla volta di Tijuana, che incontrano sulla loro strada la nefasta e famosissima scatola, il Cubo di Lemarchand (o Cubo di Le Marchand o Configurazione dei Lamenti) che libera i cenobiti e il terribile Pinhead. Partiti con l'intento di divertirsi e smarrire parecchie cellule cerebrali (e anche la verginità, pare) si troveranno a dover affrontare l'inferno delle loro colpe e dei loro peccati coinvolgendo anche le rispettive famiglie. Organi sparsi, smembramenti insensati, buio, sete di sangue e un finale che (se avrete il coraggio di affrontare la sfida) vi invito a scoprire con i vostri occhi. Niente di più...solo qualche considerazione finale:
1. Girare un'ennesimo capitolo di Hellraiser senza il benestare del suo creatore e la partecipazione di Doug Bradley è un azzardo notevole; Stephan Smith Collins nel ruolo di Pinhead è fuori luogo e per quanto possa recitare bene non colpisce per profondità o originalità
2. Riproporre una storia già trita e ritrita con gli stessi intenti del primo Hellraiser (cioè ritornando a marcare il discorso colpa-espiazione-sangue-dannazione eterna) rende la pellicola una pallida imitazione e toglie gran parte del gusto che anche pellicole più recenti della serie erano riuscite a dare cambiando leggermente la trama
3. Contando che Clive Barker è uno scrittore e che quasi tutti i libri sono meglio delle trasposizioni cinematografiche (mio personale e opinabile parere) mi continuo a chiedere se era necessario girare un altro "Padrino: Parte III" (se capite cosa intendo)
Un motivo per vedere Hellraiser: Revelations: sinceramente...non saprei. Ci ho pensato a lungo e mi sono chiesto come avrei potuto utilizzare quei 75 minuti della mia vita e sono arrivato alla conclusione che se mi fossi martellato le palle da solo sul tavolo della cucina, avrei utilizzato meglio la mia vita
Un motivo per bruciare tutte le copie esistenti di Hellraiser: Revelations: non mancherebbe a nessuno, faremmo felici Barker e Bradley e forse anche Victor Garcia che non penso sia fiero di quello che ha girato
Comunque sia, come sempre, non fidatevi di me, ma solo dei vostri occhi, gusto e giudizio.
Giudizio complessivo: 1 misero Kubrick su 10 (1/10)
Buona (eventuale) visione
Demonescuro