[NOVA ROCK 2017] Slayer e il popolo del Nova Rock
- Scritto da Yamile
La seconda giornata si presenta con delle sorprese assolutamente di valore che rendono piacevole l’enorme caos di gente e il sole cocente.
Il popolo del Nova Rock ha sfidato una giornata torrida, polverosa, ballando sui ciotoli dorati del sentiero che li porterà a scontrarsi con il mago di Oz. Il mago con il sorriso beffardo e malvagio. Un uomo che fa parte della entità più malvagia del paese incantato della musica e che risponde al nome di SLAYER!
Un sentiero che si snoderà dal primo pomeriggio al profondo nero della notte con solo una luna opaca e rossa dalla polvere a far da guardiano a quello che succederà. Un sentiero vario, intenso, non privo di pericoli e di persone che si perderanno ma che avrà il suo fine. Coloro che sono sopravvissuti al viaggio e hanno sconfitto il mago cattivo possono essere fieri delle loro gesta e possono tornare soddisfatti e sfiniti alle loro tende. Per riposarsi, poco, ed essere pronti, ancora meno, per il giorno successivo.
L’epilogo della giornata devastante è la mazzata dei campioni. Lo si sente nell’aria che sta arrivando il nemico. E loro non deludono.
Insolitamente vengono suonati album che non trovano sempre molto spazio nel repertorio che sfoggiano in terra italica. Ma comunque l’impatto è devastante. Show No Mercy è il motto della serata e gli Slayer non ne fanno un mistero. Nessuna pietà. E nessuno che la chiede! Il pubblico risponde agli attacchi di chitarre e violenza, anche se è stremato, non ce la fa più, ma non demorde. Una ora e mezza di Slayer, un gruppo i cui concerti non possono essere semplicemente visti o ascoltati, ma deve essere guadagnato con il sudore e il sacrificio.
Il viaggio ha avuto fine. Il perfido nemico non depone le armi perché non sconfitto, ma concede ai prodi il riposo che si meritano sotto il ghigno della luna che si è goduta lo spettacolo.
Foto di Yamile Barcelo
Articolo di Endy Prandini