Interview

MALOMODO

Ed eccovi ora un gruppo emergente italiano,che secondo me valeva la pena citarlo spaziando cosi nel rock piu classico...per voi i...........Malomodo!

Ci puoi parlare brevemente della band, la sua formazione e le varie esperienze dei componenti?

La band nasce nel ’94 da un nucleo formato da me (voce) e Stefano (basso), che avevamo già suonato assieme, fino al ’90, in una band del liceo (i Tommy Gun), abbiamo recuparato un batterista che conoscevamo (Fabio), che aveva suonato anche lui in una band prima di unirsi a noi (i Palafitta) e infine abbiamo trovato il chitarrista (Franco), che arrivava da un po’ di anni d’esperienza in una blues band, grazie ad un annuncio su Secondamano. Ancora oggi la consideriamo una gran botta di…fortuna. Da subito abbiamo cominciato a scrivere pezzi nostri, oltre alle classiche cover che servono per poter suonare nei locali. Abbiamo partecipato più volte alle selezioni di Rock Targato Italia (finale selezioni Lombardia nel ’96) e abbiamo anche suonato al Bloom di Mezzago (selezioni Arezzo Wave).

Come mai il vostro gruppo ha questo insolito nome"Malomodo?"
Ci serviva un nome semplice e d’impatto, inoltre rappresenta un po’ la nostra filosofia: l’amore per i suoni sporchi ed il rock duro, tra Hendrix e gli Zeppelin, senza tante concessioni ai suoni perfettini ed agli effetti elettronici. Una nostra canzone dovrebbe essere qualcosa che ti prende allo stomaco all’improvviso, in malomodo, appunto.

C’è una delle vostre canzoni che amate maggiormente o che comunque la sentite piu vicina di altre?
Ognuno nella band ha le sue canzoni preferite, credo comunque che siamo tutti d’accordo nel considerare "Pensieri estranei", la canzone più compiuta, sia dal punto di vista musicale che dei testi, tra quelle che abbiamo scritto.

Quali tipologie di sound vi piace ascoltare? Quali hanno influito maggiormente sul vostro lavoro?
Anche in questo caso, le influenze di ognuno nella band sono tra le più varie, comunque è abbastanza facile capire chi ci ha influenzato maggiormente nello scrivere le nostre canzoni: Hendrix, gli Zeppelin, il grunge e lo stoner rock. Nonostante tutto, in quello che scriviamo c’è una forte vena "dark" che, a dire il vero, spesso sorprende anche noi…

Cosa pensate dell’attuale scena musicale rock/metal italiana?
Purtroppo, dopo un decennio molto interessante come quello dei ’90 (penso solo a band come Afterhours, Marlene Kuntz, CSI, Scisma, Interno 17, Ritmo Tribale, Il Santo Niente e chi più ne ha più ne metta), a causa credo, soprattutto, della totale mancanza di coraggio delle major musicali che in Italia si limitano a spingere i prodotti più commerciali d’oltreoceano e a produrre quella che passa per "musica italiana", gli anni 2000 si sono mostrati molto deludenti e anche certe realtà indipendenti che erano esistite in passato (penso ad esempio alla Vox Pop), sono crollate su se stesse e sparite. Staremo a vedere, ma non sono molto fiducioso, almeno a breve termine. La band italiane ci sono e sono ottime (penso agli Zippo che ho recentemente ascoltato dal vivo fare uno stoner più Kyuss dei Kyuss, ad esempio…), manca chi decida di credere in loro…

Cosa ci si può aspettare da voi durante un concerto?
Se vi piace il rock e non siete fanatici di progressive ed elettronica, una performance divertente e d’impatto. Siamo fondamentalmente una live band e il nostro scopo è prendervi alla gola e farvi muovere la testa. Dopo tanti anni sappiamo anche suonare discretamente e, anche se non starebbe a me dirlo, siamo dotati di alcune buone individualità. Oltre a questo, anche un po’ di originalità, dato che ormai abbiamo qualcosa come 14 canzoni nostre.

Cosa viene rappresentato nella copertina del vostro album...non riesco a capirlo?!
E’ un cactus attraverso un filtro "psichedelico" ;-)

E’ difficile trovare degli spazi in cui suonare?e soprattutto secondo te per i gruppi emergenti come voi,ci vorrebbero piu spazi?
E’ molto difficile trovare degli spazi, soprattutto a Milano (nell’hinterland è già più facile, ma è complicato convogliare il pubblico, per ovvii motivi). Soprattutto se non si vuole fare set "acustici" o altre cose del genere. Il pubblico c’è, ma i locali che decidono seriamente di investire nella musica dal vivo si contano sulle dita di una mano. In più bisogna combattere con la melassa simil Rossi/Ligabue che ha sommerso il povero rock italiano e non è per niente facile.

Mandate un salutone a tutti i vostri fan:
Perché, abbiamo dei fan? :-D

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